GIOVE:i satelliti

Il numero esatto di satelliti di Giove è al momento sconosciuto, in quanto i frammenti ghiacciati degli anelli possono essere considerati dei satelliti e non esiste ancora una netta distinzione tra satelliti minori e grandi frammenti ghiacciati. Nel 2007 erano già noti 62 satelliti: 4 galileani, o medicei, scoperti nel 1610, 9 scoperti nei tre secoli successivi, 3 scoperti dalle sonde Voyager nel 1979 e 46 scoperti dal 1999 in poi; questi ultimi hanno dimensioni comprese tra 3 km e 9 km, e presumibilmente sono o asteroidi catturati dal pianeta, o comete che si sono frammentate sorvolando da vicino Giove. Animazione che riproduce il movimento di 62 delle 63 lune attorno a Giove, visto da Terra
Molti asteroidi hanno nomi identici, o simili, ad alcuni dei satelliti di Giove: 9 Metis, 24 Themis, 38 Leda, 52 Europa, 85 Io, 113 Amalthea, 204 Kallisto, 239 Adrastea e 1036 Ganymed; solo la presenza del numero che precede il nome fa capire che si tratta di asteroidi.

I satelliti interni
Sono divisi in 3 gruppi: il gruppo di Amaltea, i satelliti galileani e il gruppo di Imalia; i gruppi sono composti di satelliti che hanno i parametri fisici e orbitali simili. Tra i satelliti interni c'è anche Temisto, che ha delle caratteristiche diverse da quelle dei tre gruppi.

Gruppo di Amaltea
Disegno che raffigura il gruppo di lune di Amaltea Sono i satelliti più vicini a Giove, interni anche ai satelliti medicei; hanno un semiasse maggiore che va da 128.000 km a 222.000 km, una rotazione sincrona (rivolgono sempre lo stesso emisfero verso Giove), orbite pressoché circolari, avendo una eccentricità tra 0.0012 e 0.0018 (Amaltea 0.00466), ed una temperatura media di 123oK.
Sono stati scoperti tra il 1892 e il 1982 da Terra o grazie alle immagini dei Voyager; si sa molto poco di questi satelliti, solo dopo i ripetuti sorvoli effettuati dalla sonda Galileo si è riusciti ad avere qualche informazione sulle formazioni geologiche superficiali, crateri compresi.
Pur essendo più vicini al pianeta di Io, a causa delle loro modeste dimensioni non ci sono evidenze di effetti mareali indotti sulla loro struttura interna.
Metide
Chiamato in inglese Metis, è il satellite più interno di tutti; venne scoperto nel 1979 nelle immagini prese dal Voyager 1 e gli venne assegnato il nome greco della prima moglie di Zeus, madre di Atena; si trova nell'anello principale di Giove e probabilmente contribuisce al suo mantenimento fornendo continuamente del materiale.
L'orbita di Metide ha una inclinazione orbitale pari a 2.22o (rispetto all'equatore di Giove di 0.00o) e viene percorsa in 7h 4m e 29s. Metide compie un'orbita in meno di un giorno gioviano per cui l'orbita sta lentamente decadendo e il satellite, avendo già superato il suo limite di Roche, ed essendo troppo piccolo, 43 km, e compatto per venire disgregato dagli effetti mareali indotti, prima o poi precipiterà nella densa atmosfera di Giove. Immagine di Metis presa dalla sonda Galileo
Adrastea
Foto di Adrastea presa dalla sonda Galileo È stato il primo satellite del Sistema Solare ad essere scoperto grazie ad una sonda spaziale, la Voyager 2, nel 1979 e gli venne assegnato il nome della figlia di Giove ed Ananke. Lo si può considerare quasi gemello di Metide, contribuendo al mantenimento dell'anello principale del pianeta, avendo la stessa inclinazione orbitale e un periodo orbitale di 7h 9.5m, inferiore quindi ad un giorno gioviano.
Quindi anche Adrastea è destinato a precipitare nell'atmosfera di Giove, per gli stessi motivi di Metis.
Amaltea
È il più grande del gruppo, diametro medio 172 km, per cui dá il nome al gruppo, ha una forma ellissoidale (262kmx146kmx134 km) e si trova all'interno dell'anello Gossamer, al mantenimento del quale partecipa attivamente. L'asse maggiore del satellite è orientato verso Giove, attorno al quale orbita in 11h 57m 23s con una inclinazione orbitale di 2.45o (0.36o rispetto all'equatore di Giove). Immagine presa dal Voyager 1 di Amaltea
È l'oggetto più rosso di tutto il Sistema Solare, perfino più di Marte, probabilmente a causa dello zolfo emesso dal satellite Io, con delle macchie verdastre di origine sconosciuta.
La superficie è fortemente craterizzata, in particolare hanno dimensioni confrontabili con l'intero satellite il Pan Crater, di 100 km di diametro ed almeno 8 km di profondità, e il Gaia Crater, di circa 80 km di diametro e 16 km di profondità. Sono anche state rilevate delle montagne di circa 20 km di altezza, il Lyctos Mons e l'Ida Mons, come due faculae, a cui sono state assegnate i nomi di luoghi dove visse Giove: Ida Facula e Lyctos Facula. Similmente ad Io, emette più calore di quello che assorbe, probabilmente a causa delle correnti elettriche indotte dal campo magnetico di Giove nel suo nucleo ferromagnetico, o a causa delle forze mareali da esso indotte.
Amalthea fotografata dalla sonda Galileo Il 5 novembre 2002 la sonda Galileo ha sorvolato Amaltea a soli 160 km dalla superficie permettendo di calcolarne la massa, ciò ha portato ad ottenere un valore di densità del satellite di 0.8, simile a quello del ghiaccio o di materiali estremamente porosi; osservazioni effettuate successivamente da Terra confermerebbero la presenza di ghiaccio sul satellite. Questo porta a pensare che Amaltea sia un asteroide catturato da Giove, in quanto il materiale di cui è composto si sarebbe sciolto trovandosi così vicino a Giove nelle fasi di formazione.
Un'ipotesi poco seguita propone che il satellite sia costituito da tanti frammenti tenuti insieme dalla gravità reciproca e con molti spazi vuoti fra loro.
Amaltea venne scoperto nel 1892 col telescopio di 91 cm del Lick Observatory, il primo satellite gioviano ad essere scoperto dopo i satelliti galileani e l'ultimo ad essere scoperto direttamente, senza l'ausilio di fotografie; nel 1975 gli venne assegnato ufficialmente il nome della ninfa che nutrì Zeus con latte di capra.
Tebe
È il più esterno del gruppo e il secondo per dimensioni, venne scoperto nel 1979 grazie alle foto del Voyager 1; gli venne assegnato il nome di una ninfa, figlia della divinità fluviale greca Asopo; come Amaltea si trova all'interno dell'anello Gossamer, a cui fornisce continuamente del materiale. L'orbita viene percorsa in 16h 11.3m, ha una inclinazione di 3.12o (rispetto all'equatore di Giove di 0.90o). Tebe fotografato dalla Galileo
Sulla superficie di Tebe sono presenti almeno 3-4 crateri di dimensioni planetarie: cioè dello stesso ordine di grandezza del raggio del satellite.

Satelliti galileiani
Noti anche come satelliti medicei furono scoperti da Galileo Galilei e Simon Marius nel 1610, anche se si sospetta che fossero già stati scoperti dall'astronomo cinese Gan De nel 362 a. C.; sono 4, Io, Europa, Ganimede e Callisto e sono gli unici satelliti di Giove ad essere abbastanza massicci da possedere una forma sferoidale.
Fotomontaggio delle 4 lune galileiane Il loro diametro apparente è compreso tra 1.03" e 1.72", hanno orbite quasi circolari (e < 0.01) e poco inclinate rispetto al piano equatoriale del pianeta, inoltre hanno tutti una rotazione sincrona.
Le loro densità decrescenti indicano che la percentuale di sostanze volatili, in particolare ghiaccio di acqua, cresce allontanandosi da Giove; ciò potrebbe indicare che Giove in passato fosse molto più caldo di oggi, in contrasto con la teoria della formazione di Giove più accreditata, che prevede l'iniziale formazione di un protopianeta di rocce e ghiaccio dalla nube circumsolare ed il successivo accrescimento di elementi più leggeri.

Temisto
Il satellite Temisto Venne osservato per la prima volta dal Voyager 1 nel 1979, ma la sua scoperta non venne ufficializzata fino al 1999, quando si poterono ricavare i suoi parametri orbitali. L'orbita, che il satellite percorre in 129.82761 giorni, si trova a quasi metà strada tra i satelliti galileani e il gruppo di Imalia (semiasse maggiore di 7.391.650 km), ha una inclinazione sull'eclittica di 45.81o ed una eccentricità pari a 0.2006. La sua temperatura superficiale sembra essere di 124oK. Nel 2002 gli venne assegnato il nome di un'amante di Zeus.

Gruppo di Imalia
Hanno i semiassi maggiori tra 11.15 milioni di km e 11.75 milioni di km, una eccentricità orbitale variabile tra 0.11 e 0.25 ed una inclinazione compresa tra 26.6o e 28.3o; hanno tutti una temperatura media di 124oK.
Leda
È stata scoperta il 14 settembre 1974 in immagini prese al Mount Palomar Observatory, ha un periodo orbitale di 240.5 giorni e porta il nome della regina spartana sedotta da Giove e madre di Castore, Polluce, Elena e Clitennestra.
Imalia
È il satellite di maggiori dimensioni e che dá il nome al gruppo, venne scoperto nel 1904 ma ha ricevuto un nome definitivo solo nel 1975, quello di una ninfa che ebbe 3 figli da Giove. Nel dicembre 2000 la sonda Cassini è riuscita a fotografarla, ma Imalia era troppo lontana per poter vedere dei dettagli relativi alla superficie. Ha un periodo orbitale di 250.1 giorni.
Lisitea
Venne scoperta nel 1938 in lastre prese al Mount Wilson Observatory; ha ricevuto il nome di una delle figlie del dio greco Oceano, e amante di Zeus, solo nel 1975. Il suo periodo orbitale è di 259.2 giorni.
Elara
Porta il nome della madre di Tizio e amante di Zeus, nome assegnatole nel 1975 pur essendo stata scoperta nel 1905. Mostra un periodo orbitale di 259.64 giorni.
S/2000 J 11
Scoperto nel 2000 da astronomi dell'Università delle Hawaii è stato inserito nel gruppo di Imalia provvisoriamente, non conoscendone ancora con precisione gli elementi orbitali; il suo periodo orbitale si attesta sul valore di 286.95 giorni.
Il satellite Leda

Foto del satellite Imalia fatta dalla Galileo

Il satellite Elara

I satelliti esterni
Sono tutti di piccole dimensioni e quelli con parametri orbitali simili possono essere raggruppati in tre famiglie, tutte con moto retrogrado, per cui l'Unione Astronomica Internazionale ha deciso che i nomi dei satelliti terminino tutti per -e. Ogni famiglia porta il nome del satellite principale; ci sono poi 3 satelliti con caratteristiche proprie non associabili a nessun gruppo: Carpo, S/2003 J 12 e S/2003 J 2.

Carpo
Disegno che mostra come l'orbita di Carpo attorno a Giove si modifica a causa dell'effetto Kozai Venne scoperto nel febbraio 2003 da una squadra di astronomi dell'Università delle Hawaii, ma il nome di una delle Ore, figlia di Giove, gli è stato assegnato solo nel 2005. La sua orbita ha un semiasse maggiore di 16.989.000 km, con una inclinazione sull'eclittica di 56o; la sua eccentricità è difficilmente valutabile (0.2736-0.4297) in quanto è regolata dall'effetto Kozai, come altri satelliti gioviani, quando l'inclinazione dell'orbita cresce aumenta anche l'eccentricità e il periastro di Carpo può avvicinarsi alle orbite dei satelliti medicei. In un futuro quindi Carpo potrebbe collidere con uno di questi satelliti o venire scagliato al di fuori del sistema gioviano, a causa dell'interazione gravitazionale con gli stessi.
Carpo separa i satelliti di Giove che ruotano in senso diretto, gli interni, da quelli che orbitano in senso retrogrado, gli esterni.

S/2003 J 12
Anche lui è stato scoperto nel febbraio 2003 dalla squadra di astronomi dell'Università delle Hawaii. È molto piccolo, circa 1 km, ed orbita ad una distanza media da Giove di 19 milioni di km; è il primo dei satelliti retrogradi. Ha un'orbita inclinata di 128.770o, con una eccentricità di 0.4449; il periodo orbitale è di 1.3215 anni terrestri.

Gruppo di Ananke
Tranne Ananke sono stati tutti scoperti dagli astronomi dell'Università delle Hawaii; si trovano ad una distanza da
Giove prossima ai 21.276.000 km, hanno inclinazioni orbitali attorno a 149.0o, eccentricità orbitali tra 0.216 e 0.244. Solo 8 appartengono con sicurezza a tale gruppo, che alcuni astronomi ritengono essersi formato dalla "rottura" di un asteroide, avendo tutti i parametri simili; gli altri 8 si discostano in parte da tali parametri, per cui sono membri potenziali.
Euporia
È il più interno dei satelliti di tale gruppo, a cui è stato assegnato anche se l'eccentricità se ne discosta: 0.0960-0.1432 per l'effetto Kozai. Venne scoperto nel dicembre 2001 e gli è stato assegnato il nome di una delle Ore, figlie di Zeus e Temi. Mostra un periodo orbitale di 550.74 giorni.
S/2003 J 3
Scoperto nel febbraio 2003 anche lui è un presunto membro del gruppo, a causa dell'eccentricità pari a 0.1970; il suo periodo orbitale è di 583.88 giorni.
S/2003 J 18
A causa del valore della sua eccentricità, che varia per l'effetto Kozai tra 0.0221-0.1570, è un elemento presunto del gruppo di Ananke; ha un periodo orbitale di 596.59 giorni ed è stato scoperto nel febbraio 2003.
Telsinoe
Porta il nome di una delle Muse greche, figlia di Mnemosine e Zeus; è anch'esso un satellite che si presume facente parte di tale gruppo a causa dell'effetto Kozai a cui è soggetto (eccentricità variabile tra 0.2206 e 0.2685). Venne scoperto nel febbraio 2003 e ha un periodo orbitale di 297.607 giorni.
Euante
Scoperto nel dicembre 2001, porta il nome della madre delle Grazie. Ha un periodo orbitale di 598.10 giorni.
Elice
Scoperto nel febbraio 2003, nel 2005 gli è stato assegnato il nome della dea greca dell'Eliconia, o della ninfa nutrice di Zeus; ha un periodo orbitale di 601.42 giorni ed è un elemento potenziale di tale gruppo a causa della sua eccentricità, soggetta all'effetto Kozai: variabile tra 0.1375 e 0.1558.
Ortosia
Porta il nome di una delle Ore, figlie di Temi e Zeus, è stata scoperta nel dicembre 2001, ha un periodo orbitale di 601.619 giorni. È un presunto elemento di tale gruppo in quanto la sua eccentricità varia tra 0.2433 e 0.2808 per l'effetto Kozai.
Giocasta
Scoperto nel novembre 2000 porta il nome della mitica moglie del re di Tebe Laio, madre e moglie di Edipo. Ruota attorno a Giove in 609.46 giorni.
S/2003 J 16
è stato scoperto nel febbraio 2003 ed ha un periodo orbitale di 613.36 giorni.
Prassidice
È il secondo per dimensione del gruppo, 7 km di diametro; orbita in 613.542 giorni e il suo nome deriva da "Prassidiche", nome che nella mitologia greca indicava la "la triade divina della giusta punizione".
Arpalice
Ha un diametro di circa 4.4 km e l'orbita viene percorsa in 623.31 giorni. Porta il nome dell'incestuosa figlia di Climeno, amante di Zeus ed è stato scoperto nel novembre 2000.
Ananke
È il satellite più grande del gruppo, 28 km di diametro; venne scoperto nel settembre 1951 all'Osservatorio di Mount Wilson, ma ha ricevuto il nome della figlia di Zeus e di Adrastea solo nel 1975, prima di tale data alle volte veniva chiamata Adrastea invece di Giove XII. Ha un periodo orbitale di 629.77 giorni.
Ermippe
Scoperto nel dicembre 2001, ha un periodo orbitale pari a 629.809 giorni e porta il nome di una delle amanti di Zeus.
Tione
Il personaggio mitologico da cui prende il nome era amante di Zeus e madre di Dioniso, ed era anche conosciuta come Semele. È stato scoperto nel dicembre 2001 ed ha un periodo orbitale di 639.803 giorni.
Mneme
Porta il nome di una delle tre muse greche originarie; venne scoperto nel febbraio 2003 ed ha un periodo orbitale di 640.769 giorni.
S/2003 J 15
Scoperto nel febbraio 2003, ha un periodo orbitale di 689.77 giorni. A causa del suo semiasse maggiore, 22.627 milioni di km, è un elemento che si presume faccia parte di tale gruppo.

Gruppo di Carme
Tali satelliti hanno i semiassi maggiori tra 22.9 milioni di km e 24.1 milioni di km, un'orbita con eccentricità compresa tra 0.237 e 0.272 ed inclinazione media di 165.2o. Tranne Carme sono tutti stati scoperti dagli astronomi dell'Università delle Hawaii.
S/2003 J 17
Scoperto nel febbraio 2003, ha un periodo orbitale di 714.47 giorni.
Aitne
Le è stato assegnato il nome della divina personificazione del Monte Etna, che ebbe da Giove Palici, il dio dei gaysers; mostra un periodo orbitale di 679.641 giorni ed è stata scoperta nel dicembre 2001.
Cale
Scoperta nel dicembre 2001, ruota attorno a Giove in 729.47 giorni; porta il nome di una delle Grazie, figlie di Zeus, e moglie di Efesto, secondo alcuni brani di mitologia greca.
Taigete
Gli è stato assegnato il nome di una delle Pleiadi, figlie di Titano, madre di Lacedemone, figlio di Zeus; è stato scoperto nel novembre 2000 e ha un periodo orbitale di 686.675 giorni.
S/2003 J 19
Scoperto nel febbraio 2003 ruota attorno al pianeta madre in 740.42 giorni.
Caldene
Il satellite porta il nome della madre di Solimene, compagno di Enea, e amante di Zeus; è stato scoperto nel novembre 200 ed ha un periodo orbitale di 723.70 giorni.
S/2003 J 10
A causa della elevata eccentricità dell'orbita (0.4295) si discosta dagli altri elementi del gruppo, ha un periodo orbitale di 716.25 giorni ed è stato scoperto nel febbraio 2003.
Erinome
Porta il nome di un'amante di Giove della mitologia romana, venne scoperto nel 2000 e percorre la propria orbita in 711.965 giorni.
Callicore
Scoperta nel febbraio 2003 porta il nome di una delle Muse, figlie di Zeus, o di una delle ninfe Nisiadi, nutrici di Dioniso; ha un periodo orbitale di 764.501 giorni.
Calice
Porta il nome della figlia di Eolo, e amante di Zeus, o di una delle ninfe Nisiadi. È stato scoperto nel novembre 2000 e orbita in 742.03 giorni.
Pasitea
Porta il nome di una delle Grazie, è stata scoperta nel dicembre 2001 ed ha un periodo orbitale di 719.44 giorni.
Eucelade
Ha un periodo orbitale di 746.39 giorni ed è stata scoperta nel febbraio 2003. Porta il nome di una delle Muse greche figlie di Zeus.
Arche
Ha un periodo orbitale di 723.90 giorni e porta il nome di una delle Muse, figlie di Zeus e Mnemosine; è stato scoperto nell'ottobre 2002.
Carme
Essendo il più grande, 46 km di diametro, è il capogruppo. Venne scoperto nel luglio 1938 sulle lastre prese al Mount Wilson Observatory, in California e gli è stato assegnato il nome della dea cretese che insieme a Zeus ha concepito la ninfa Britomartyis; fino al 1975 era noto anche col nome Pan. Ruota attorno a Giove in 746.94 giorni.
Isonoe
Scoperto nel novembre 2000, porta il nome di una delle amanti di Zeus, una delle Danaidi, figlie del fondatore di Argo Danao. Venne scoperto nel novembre 2000 e presenta un periodo orbitale di 726.25 giorni.
S/2003 J 9
È stato scoperto nel febbraio 2003 e ha un periodo orbitale di 733.29 giorni.
S/2003 J 5
Ha un periodo di rotazione pari a 738.73 giorni ed è stato scoperto nel febbraio 2003.

Gruppo di Pasife
Raggruppa i restanti satelliti che hanno i semiassi maggiori tra 22.8 milioni di km e 24.1 milioni di km, quindi come il gruppo di Carme, ma eccentricità orbitali tra 0.25 e 0.43; ed inclinazioni orbitali variano tra 144.5o e 158.3o; a causa di tali valori così diversi, potrebbe trattarsi di un gruppo in fase di progressiva disgregazione o di un raggruppamento di corpi senza origine comune. Anche la maggioranza di tali satelliti sono stati scoperti dagli astronomi dell'Università delle Hawaii.
S/2003 J 23
Scoperto nel febbraio 2003, mostra un periodo orbitale di 732.44 giorni.
Aede
Gli è stato assegnato il nome di una delle tre Muse greche originarie, figlie di Zeus e Mnemosine. Scoperta nel febbraio 2003 ha un periodo orbitale di 761.50 giorni.
Euridome
Scoperto nel dicembre 2001 gli è stato dato il nome della madre della tolleranza, dea greca delle gioie della vita. Ha un periodo orbitale di 717.33 giorni.
Core
Gli è stato assegnato solo nel 2007, dopo 4 anni dalla scoperta, l'epiteto usato per indicare la figura di Persefone. Ruota attorno a Giove in 779.18 giorni.
Cillene
Scoperto nel febbraio 2003 porta il nome di una Naiade, che avrebbe avuto da Pelasgo il re dell'Arcadia Licaone. Mostra un periodo orbitale di 751.94 giorni.
S/2003 J 4
Mostra un periodo orbitale di 739.290 giorni ed è stato scoperto nel marzo 2003.
Egemone
Scoperto nel 2003 porta il nome di una delle Grazie, figlie di Zeus, e ha un periodo orbitale di 739.60 giorni.
Pasife
Venne scoperto nel 1908 al Royal Greenwich Observatory, è il capogruppo a causa delle sue dimensioni, 60 km di diametro, ha un periodo orbitale di 743.63 giorni e gli è stato assegnato il nome della moglie di Minosse e madre del Minotauro.
Sinope
Venne scoperto al Lick Observatory nel 1914, ha un periodo orbitale di 758 giorni e gli è stato assegnato il nome di una delle figlie di Esopo solo nel 1975, prima era noto anche col nome di Aede.
Sponde
Porta il nome di una delle Ore, figlie di Zeus e di Temi; venne scoperta nel dicembre 2001 e mostra un periodo orbitale di 748.34 giorni.
Autonoe
Scoperto nel dicembre 2001 porta il nome della figlia di Cadmo e di Armonia; ha un periodo orbitale di 760.96 giorni.
Calliroe
Porta il nome della figlia di Acheloo, moglie di Alcione; venne scoperto nell'ottobre 1999 all'interno del progetto Spacewatch che monitorizza gli asteroidi potenzialmente pericolosi e classificato come asteroide. Solo nel luglio 2000 si scoprì che orbitava attorno a Giove in 776.56 giorni.
Megaclite
Scoperto nel novembre 2000 porta il nome di una delle amanti di Zeus; ha un periodo orbitale di 792.67 giorni.

S/2003 J 2
Scoperto nel febbraio 2003 dagli astronomi dell'Università delle Hawaii non ha ancora un nome ed è, con il suo semiasse maggiore di 29.541.000 km (pari a 36 milioni di km di distanza dal pianeta), il più esterno di tutti i satelliti noti di Giove, ma forse non l'ultimo in quanto la sfera di Hill, che delimita l'influenza gravitazionale di Giove, si estende fino a 52 milioni di km da esso. L'orbita mostra una eccentricità di 0.2255, una inclinazione rispetto a Giove di 152o e viene percorsa in 979 giorni terrestri.

 

Tabella riassuntiva sul Sistema Solare

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© Loretta Solmi, 2011